Una finestra non è per sempre: a tutti i proprietari immobiliari prima o poi può capitare di avviarne la manutenzione, o sostituire del tutto, gli infissi di casa.
Vediamo insieme come capire se è il momento giusto per rinnovare o migliorare il “parco finestre” della propria abitazione e per analizzare gli elementi e le caratteristiche principali di infissi e serramenti.
Facile intuirlo: la sicurezza è l’elemento più importante. Innanzitutto gli infissi devono trovarsi in ottime condizioni per assicurare la protezione contro scassi ed effrazioni dall’esterno. Poi essi devono mantenere gli standard di sicurezza interna a favore degli stessi inquilini. Il nemico principale sono le intemperie, vento, sole e umidità oltre all’utilizzo quotidiano. Questi possono usurare anche rapidamente le diverse parti che compongono finestre e serramenti: vetro, legno, alluminio, PVC… Fino a far decadere le caratteristiche originarie degli infissi. Fate fare un esaustivo check up ad opera di un consulente specializzato e se non sussistono più le condizioni di sicurezza procedete con la sostituzione!
Subito dopo la sicurezza viene l’efficienza energetica. Infissi obsoleti o finestre usurate o non correttamente realizzate o installate abbassano nettamente le prestazioni energetiche dell’immobile. La soluzione può essere semplice, rapida e conveniente: uno scrupoloso sopralluogo di un certificatore energetico individua le eventuali criticità e progetta a regola d’arte un intervento di miglioramento di infissi, finestre e serramenti (e molto altro) sfruttando al massimo ecobonus ed agevolazioni fiscali. Il tutto documentato e certificato con l’Attestato APE ante e post intervento, oltre ad un eventuale progetto per il miglioramento energetico, contenente anche il calcolo del tempo di ritorno dell'investimento
Un immobile dotato di infissi certificati e a norma e per i quali si è costantemente effettuata una corretta manutenzione, conserva o incrementa il proprio valore economico e commerciale. Finestre e serramenti di pregio ed efficienti sono alcuni tra gli elementi più incidenti sulla valutazione di un’abitazione. Attenzione però: sostituire gli infissi “tanto per farlo” o solo per migliorare l’estetica generale non è una scelta ottimale… Ciò che davvero fa la differenza fra un infisso vecchio e uno nuovo non è tanto la qualità strutturale quanto l’efficienza, la resistenza agli agenti atmosferici e la tenuta antieffrazione.
La maggior parte dei proprietari immobiliari vive in case o appartamenti datati, obsoleti o di superati canoni costruttivi. In questi immobili finestre, infissi e serramenti sono rimasti in buona sostanza gli stessi dagli inizi degli anni Duemila o ancora prima… Ciò può costituire un’insidia perché in quel periodo si puntava soprattutto sul design, non essendo ancora diffusi i concetti di architettura sostenibile ed efficienza energetica. Attenzione, allora, a ben esaminare degli infissi che pur avendo un’estetica moderna non sono altrettanto aggiornati in tema di risparmio energetico.
Quindi, tenete in conto soprattutto l’aspetto tecnologico: gli ultimi modelli di infissi sono così evoluti da permettere risparmi sulle bollette fino al 30% dei consumi complessivi dell’appartamento. A questo già cospicuo risparmio, vi ricordiamo, vanno sommati quelli legati alla detrazione fiscale, permettendo di ammortizzare e addirittura di marcare dei guadagni nell’arco di soli quattro o cinque anni dalla sostituzione di finestre, infissi e serramenti, considerando che il 65% del costo degli interventi di installazione viene detratto dalle tasse nel corso degli anni.
Alla luce di quanto detto, dotare la propria abitazione di infissi ad alta efficienza può essere considerato un investimento sicuro nel tempo.
Ecco un semplice calcolo: un infisso medio ha generalmente circa 20 anni di vita di esercizio. Se i relativi serramenti sono integri, ben progettati, ben installati e ben tenuti, in questo lasso di tempo si ottiene una buona performance energetica.
Un’abitazione standard ben schermata (oltre ad infissi anche con altri accorgimenti quali coibentazione dei cassonetti e ponti termici, e altro) risparmia, ogni anno, circa mille euro sui costi di riscaldamento e climatizzazione. Ipotizzando una spesa tipica di 5mila euro per l'efficientamento energetico, a partire dal sesto anno si comincia ad andare addirittura in utile. In pratica, spendere per rinnovare finestre, infissi ed altri interventi di efficientamento è assimilabile ad un vero e proprio investimento a medio lungo termine con un ritorno certo tra il 10 e il 15 per cento!
Vi invitiamo, come sempre, a chiederci approfondimenti e pareri, contattateci!
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