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Incentivi fiscali riqualificazione energetica 2019

Incentivi fiscali riqualificazione energetica 2019

Cosa può cambiare o essere confermato con gli ecobonus del 2019

08/08/2018 04:16 Certificazione-Energetica.it

Le informazioni presenti in questo articolo sono state superate dalle nuove detrazioni fiscali al 110%: visita la pagina relativa per approfondimento

 

Ancora pochi mesi e il 2018 ci lascerà. Il 31 dicembre, oltre alla celebrazione del consueto veglione di San Silvestro segnerà anche la scadenza di molti ecobonus legati ai lavori di ristrutturazione edile e riqualificazione energetica… Cosa accadrà allora nel 2019 in materia di detrazioni fiscali per la casa? Ecco alcune ipotesi di conferme e novità che presto diventeranno certezze.

 

Ecobonus 2019: le possibili novità

Ormai ci siamo, è quasi pronta la bozza del decreto approntata dal Ministero dello Sviluppo Economico in materia di detrazioni fiscali inerenti agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
Fra le principali novità del 2019 si profilano diverse riduzioni dei valori massimi detraibili dalle spese sostenute per lavori di ristrutturazione edile, compresi quelli finalizzati al risparmio energetico.

I parametri che dovrebbero tendere al ribasso riguarderanno sia la superficie catastale degli immobili sia la potenza nominale degli impianti e dei dispositivi installati.

 

Di segno opposto, ossia al rialzo, sarà la ricerca della trasparenza e della correttezza dei lavori effettuati.

A tal fine, ci aspettiamo diverse soluzioni fin qui inedite, come ad esempio un controllo random (a campione casuale) delle future modifiche apportate agli immobili, confrontando la realtà effettiva con quanto dichiarato sulla documentazione APE. (vedi qui cos’è l’APE). Non sono da escludere sanzioni e/o revoche delle agevolazioni ottenute in caso di gravi difformità.

Sempre in tale ambito, potrebbe essere introdotto il nuovo indicatore europeo di efficienza energetica, anche se pensiamo che potrebbe slittare più in là, viste le altre importanti novità già in cantiere per il 2019, qui di seguito riportate.


Massimali unitari e massimali assoluti

Più probabile, infatti, sarà l’applicazione dei cosiddetti massimali unitari, ossia diversi tetti di spesa al metro quadrato o al kilowatt di potenza associati alle rispettive tipologie di intervento che possono ottenere le detrazioni fiscali, come la sostituzione di infissi, l’installazione di schermature solari, l’ammodernamento o la realizzazione ex novo di impianti di climatizzazione, raffrescamento, conversione di energia… In tutto sono previsti una trentina di nuovi valori massimi oltre i quali non sono previsti rimborsi anche se le spese sostenute e documentate sono più alte.

 

Tali massimali unitari si integreranno in ogni caso con i già conosciuti massimali assoluti di spesa, per i quali sono previste, come detto, delle riduzioni. Ad esempio per le schermature solari si dovrebbe passare da un tetto massimale assoluto di 120mila euro ad un nuovo limite di 30mila euro, mentre per i multimedia, che nel 2018 non hanno teoricamente valori di soglia, nel 2019 si dovrebbe stabilire un tetto assoluto di circa 23mila euro.

 

Documentazione allegata più approfondita per ottenere il rimborso

La bozza del decreto, in fase di revisione finale, contiene anche delle prescrizioni riguardanti il bonifico da effettuare per il pagamento degli interventi di ristrutturazione: oltre ai già esistenti obblighi di dichiarare la causale del versamento, il codice fiscale di chi fruisce dell’agevolazione e quello del beneficiario del bonifico, si dovrà indicare numero e data della fattura saldata attraverso lo stesso metodo di pagamento.

 

Ecobonus 2019: le possibili conferme

Detto cosa ci si potrebbe attendere di nuovo nel passaggio dal regime ecobonus 2018 al 2019, ipotizziamo anche alcune conferme:

la formula con la quale sarà effettuato il rimborso rimarrà quella delle dieci rate annuali di pari importo sulla dichiarazione dei redditi;

confermata, anche, la possibilità di cessione del credito d’imposta da parte dei cosiddetti incapienti, ossia coloro i quali non sono tenuti a presentare detta dichiarazione.

 

Dovrebbe essere invariata anche l’aliquota che spazia dal settantacinque all’ottantacinque per cento dei costi sostenuti per effettuare interventi di adeguamento anti-sismico secondo la classe di rischio raggiunta dopo i lavori.

 

Aliquota senza variazioni anche per i lavori di riqualificazione energetica, fissata al sessantacinque per cento delle spese totali per singole unità immobiliari oppure al settanta per cento quando i lavori sono condominiali e riguardano almeno un quarto della superficie complessiva. Identico al 2018 dovrebbe essere, poi, il cosiddetto green bonus (bonus verde).

 

Presto sapremo con certezza quanto, di ciò che è stato fin qui ipotizzato, sarà reale, nel frattempo vi consigliamo, se state pensando di iniziare dei lavori sul vostro immobile, di riuscire a sfruttare quanto è già sicuro ed acquisito, ossia il bonus fiscale in vigore fino al 31 dicembre 2018Meglio non aspettare l’ultimo momento, cosicchè sarà più agevole scegliere le singole azioni da svolgere e rispettare le scadenze mettendosi al riparo da eventuali contrattempi!

 

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