L’essere umano (più esattamente il suo comportamento dentro casa) e l’efficienza energetica, che correlazione esiste? Una questione che, dobbiamo ammetterlo, in pochi si sono posti eppure intuiamo che da qui potrebbero schiudersi prospettive molto interessanti per il settore dell’energetica applicata all’edilizia abitativa civile. Intanto iniziamo ad introdurre l’argomento, con la promessa che torneremo a parlarne, anche perché è stato organizzato un apposito convegno sul tema e siamo certi che molti contributi da parte di esperti, addetti ai lavori e ricercatori interdisciplinari arricchiranno man mano le conoscenze specifiche.
Progettisti, architetti, ergonomisti e studiosi del comportamento e dello stile di vita domestico, ormai da tempo, ritengono centrale il concetto di sistema abitazione/abitante e introducono parametri anche di una certa complessità all’interno della progettazione per meglio definire le molteplici variabili direttamente o indirettamente correlate.
Per quel che riguarda segnatamente l’efficienza energetica degli edifici, però, possiamo dire che si sta vivendo ancora una fase pionieristica e si riscontra che vi è poco materiale di repertorio ancora a disposizione.
Per fortuna si sta ponendo rimedio a questa lacuna di conoscenze e ricercatori, tecnici e progettisti, in misura crescente, stanno scoprendo l’importanza delle cosiddette variabili comportamentali umane. Queste sempre più spesso vengono considerate vere e proprie chiavi alla base di una corretta progettazione energetica. Si sta prendendo coscienza del fatto che senza la corretta analisi del “comportamento energetico dell’inquilino“ non si riuscirebbe a cogliere appieno il funzionamento del sistema uomo/edificio e quindi potrebbero risultare scorrette molte previsioni perlomeno a livello di simulazione dei consumi e di livello percepito di comfort abitativo.
La strada è segnata, anche se molto lavoro ancora c’è da fare, soprattutto in termini di ricerca dell’integrazione di tutte le variabili all’interno delle modellazioni del rendimento energetico dell'edificio. Occorre dapprima raccogliere una grande mole di informazioni significative e collezionare dati statistici qualitativi e quantitativi sul comportamento seguito dagli occupanti degli spazi di vita. Poi si devono individuare i parametri numerici che meglio possono definire e descrivere lo stile di vita, i gusti e le preferenze degli inquilini nonché le correlazione di tali indicatori matematici con lo stato effettivo di salute e benessere. Infine bisogna provvedere a sviluppare adeguati approcci per una corretta modellazione tale da indicare le migliori strategie di progetto energetico e procedure operative per ottenere la più elevate prestazioni energetiche insieme ad un effettivo benessere abitativo.
Il nuovo modello del sistema edificio/persona, quindi, aumenta il peso specifico del fattore umano rispetto al contributo più facilmente misurabile fornito da tecnologie e sistemi oggettivi per la convenienza energetica.
Ma occorre ancora estendere un po’ di più il concetto ed applicarlo anche ai proprietari non occupanti degli edifici, ai gestori immobiliari ed energetici: solo in questo modo si potrà mettere a punto un processo virtuoso completo ed onnicomprensivo in grado di giungere al miglior compromesso fra vivibilità, produttività e rendimento energetico, al di là della formale e pur necessaria certificazione APE.
Non ci resta che aspettare fiduciosi i prossimi sviluppi, alcuni dei quali sono già concreti, come riportiamo qui di seguito.
La centralità dell’uomo nella progettazione e gestione energetica è una tematica ritenuta di primario interessa, fra vari esponenti settoriali, dall’Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria Riscaldamento e Refrigerazione (AiCARR) che ha organizzato lo specifico convegno incentrato sugli Aspetti umani e comportamentali nella prestazione energetica degli edifici.
Qui è possibile far convergere pareri, contributi, modelli e ricerche da parte di accademici e professionisti nazionali ed internazionali per definire come e quanto il comportamento umano sia in grado di influire sulle prestazioni energetiche dell'edificio nel corso dell’intera vita d’esercizio di quest’ultimo.
Per avere maggiori dettagli su contenuti, materiali e quant’altro attiene al convegno potete andare su questo link.
In ogni caso, e come di consueto, vi esortiamo a chiederci qualunque tipo di approfondimenti e pareri, contattandoci se interessati.
Potrete, inoltre, consultare l’intero archivio delle nostre notizie.
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