Certificazione Energetica ovvero redazione dell’ Attestato di Prestazione Energetica (APE): chi deve e non deve seguire un corso di formazione necessario per l’abilitazione alla professione di certificatore?

Una domanda dei cento cannoni che, per stavolta, prevede una risposta piuttosto semplice, anche se per alcuni versi occorre articolarla, vediamo in sintesi come.

 

 

Corso di formazione per l’abilitazione alla figura di Certificatore Energetico: per (quasi) tutti gli ingegneri non occorre

Lo ha stabilito il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) rispondendo ad uno specifico quesito emesso dalla Regione Lazio.

L’ente consiliare ha diramato una circolare ufficiale ove si comunica e conferma che sono automaticamente abilitati alla professione di Certificatore Energetico e dunque alla stesura e al calcolo dell’APE tutti gli ingegneri laureati secondo il piano di studi del Vecchio Ordinamento (laurea quinquennale) e quelli laureati secondo il Nuovo Ordinamento iscritti nella Sezione Civile, Ambientale ed Industriale.

Tutti questi devono necessariamente aver superato l’Esame di Stato ed essere iscritti all’Ordine degli Ingegneri.

Fanno eccezione a tale automatismo, nell’ambito della macro disciplina dell’Ingegneria, i laureati nella Sezione dell’Informazione (i cosiddetti Ingegneri Informatici), per i quali è previsto l’obbligo di frequentazione di un corso di formazione per poter diventare Certificatori Energetici.

 

 

Ingegneri Junior: anche loro sono (quasi tutti) Certificatori Energetici abilitati automaticamente

Quanto detto per gli ingegneri con laurea quinquennale o specialistica, vale esattamente anche per quelli con laurea triennale. Anche per loro corre l’obbligo di superamento dell’Esame di Stato e di iscrizione all’Ordine degli Ingegneri (Junior, in questo caso). Sempre per gli ingegneri informatici junior è necessario frequentare un corso di formazione abilitante per la qualifica di Certificatore Energetico.

 

 

Per i “non ingegneri” non è prevista una qualifica automatica di Certificatore Energetico

I dottori laureati in altre discipline, pur se tecniche o scientifiche, per il momento devono comunque seguire dei corsi di formazione specifici, poiché l’ente normatore non intravede nei vari percorsi formativi e negli esami sostenuti lo stesso livello di preparazione in termini di progettazione, impiantistica, efficienza energetica e conoscenza delle costruzioni già maturato da un laureato in ingegneria che ha per di più superato l’Esame di Stato.

 

Quanto fin qui succintamente detto è stato stabilito dal DPR n° 75/2013, Regolamento recante disciplina dei criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l'indipendenza degli esperti e degli organismi a cui affidare la certificazione energetica degli edifici […].

Invitiamo i lettori a consultarlo per sapere fino al dettaglio come sono state legittimate le lauree, per così dire, pre-abilitanti e cosa deve fare chi non ha conseguito tale tipo di titolo accademico.

 

Al di là delle polemiche e delle diatribe interdisciplinari, ci sentiamo di spezzare una lancia a favore del decreto, non tanto per il veto posto alle lauree non ingegneristiche, quanto, pro bono, per il via libera dato a quelle (più specializzate) in ingegneria, profilando, una volta per tutte, il Certificatore Energetico come un professionista multicompetente che ha maturato una preparazione – almeno di base – tale da aver acquisito delle conoscenze adeguate di fisica tecnica, dispersione e trasmissione di calore negli involucri delle abitazioni, valutazione dell’efficienza di macchine ed impianti, progettazione di edifici e strutture, e così via…

Espresso questo concetto, si può comunque aggiungere che anche un ingegnere specializzato e pre-abilitato alla stesura e al calcolo di un APE, se lo ritiene opportuno, può integrare le proprie esperienze con la frequentazione facoltativa di uno specifico corso di formazione per Certificatori Energetici.

Per ulteriori dubbi, richieste di chiarimento, o comunicazioni, potete contattarci presso gli usuali canali interattivi, o seguire tutti i nostri aggiornamenti sulla pagina Facebook, Linkedin o Google+