Il Rapporto Enea Ecobonus ha monitorato in tutte le regioni d’Italia le richieste di detrazioni fiscali inerenti lavori e interventi di riqualificazione energetica nel periodo 2014-2016.
Volete sapere com’è andata? Ottimamente! Vediamo i risultati salienti.
Nel solo triennio 2014-2016, stando ai dati ufficiali del Rapporto Enea Ecobonus, sono state registrate più di un milione di richieste di interventi e lavori di riqualificazione energetica. La parte del leone l’ha fatta l’installazione di infissi e serramenti, subito dopo si trova la realizzazione di impianti di climatizzazione invernale, poi l’applicazione ex novo di schermature solari.
Significativo il fatto che, di tutto il triennio, il solo anno 2016 ha fornito un contributo agli investimenti economici pari a oltre 3,3 miliardi di euro, oltre al fatto che dal 2014 al 2016 in Italia i nostri connazionali hanno risparmiato qualcosa come 10mila GWh di potenza elettrica, un livello che sarebbe stato erogato da diverse centrali elettriche!
Questi riscontri dimostrano la correttezza della pianificazione energetica nazionale in Italia e vanno ad aggiungersi ai più che buoni risultati già conseguiti nel periodo precedente,
Tenetevi pronti, ché state per leggere cifre incredibili!
Sapete quante domande di interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione edilizia sono state evase negli ultimi venti anni (1998-2016)? Difficile immaginarlo con esattezza: sono state ben 14 milioni!
Avete letto bene, a partire dal 1998, quando per la prima volta sono stati introdotti gli incentivi fiscali, praticamente la metà di tutte le famiglie italiane ha effettuato almeno un intervento edile sulla propria abitazione.
Ciò si traduce in una cospicua portata monetaria che ha creato un indotto complessivo dell’ordine di 240 miliardi di euro, dei quali quasi 205 miliardi per opere e interventi di recupero rigenerazione e ripristino edilizio e 35 miliardi per opere esclusivamente di riqualificazione e progettazione energetica.
In buona sostanza, si può ragionevolmente stimare che in media ciascun immobile avviato a soli e puri interventi di efficientamento energetico, ha aumentato di oltre il 6% il proprio valore commerciale quindi è più facile intuire l’entità del plusvalore conferito al patrimonio immobiliare dalla totalità degli interventi ad oggi effettuati.
Lo avevamo già evidenziato in questo articolo e ora lo ufficializza il Rapporto Enea Ecobonus: nel triennio 2014-2016 è migliorato il contenuto tecnologico della componentistica e degli impianti domestici. Si è ampliata la gamma di innovazioni sostenibili atte a creare un compromesso ottimale fra comfort abitativo, qualificazione energetica, convenienza e rispetto delle normative di settore.
Emblematico íl caso della Direttiva Ecodesign che da quando è entrata in vigore (2015) ha di fatto tolto dal mercato tutte le caldaie non a condensazione, avvantaggiando sia gli utenti finali sia soprattutto l’ambiente.
Nel triennio 2014-2016, dice sempre il Rapporto Enea, si annota l’importante introduzione della cosiddetta Tariffa Elettrica Sperimentale D1. È un metodo di tariffazione pensato per chi acquista nuovi impianti a pompa di calore e li adibisce a fonte di calore primaria nella propria abitazione, permettendo di risparmiare parecchi soldi. In poco tempo sono state registrate più di 15mila installazioni di sistemi a pompa di calore D1, è interessante vedere cosa succederà in futuro se la tariffazione D1 non sarà modificata…
Più in generale, solo nel 2016 sono state vendute circa 220mila pompe di calore usate come riscaldamento domestico primario.
Sempre nel 2016, tutto a gonfie vele per il settore dei serramenti e delle facciate con un fatturato di circa 4,3 miliardi di euro.
Un dato che per forza di cose ci interessa molto da vicino: le normative più severe e l’incremento del livello di tecnologia utilizzata nel periodo 2014-2016 ha portato le diverse figure coinvolte ad aggiornare la propria competenza e qualifica professionale. In particolare Ingegneri, Architetti, Geometri e Certificatori energetici sono tenuti più di altri ad avere una preparazione adeguata ad una progettazione e realizzazione a regola d’arte degli interventi di riqualificazione energetica, in quanto maggiormente gravati di responsabilità professionali ed oggettive.
Il Rapporto Enea Ecobonus, a conti fatti, conferma gli ottimi risultati finora ottenuti dal settore dell’efficientamento energetico e l’aspetto maggiormente confortante è che l’anno più performante del triennio 2014-2016 è stato l’ultimo, il 2016, ciò lascia prevedere che il prossimo Rapporto ci porterà numeri ancora migliori… Ce lo auguriamo!
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