Le schermature solari, come del resto tutte le altre componenti dell’edilizia urbana civile, hanno vissuto un’evoluzione tecnologica ed architettonica notevoli. C’erano una volta le classiche vecchie tende a rullo (quelle a strisce di due colori o a tinta unita) da tirare su e giù a mano ed ancorare su due bracci o con un cordino… Vediamo cosa offre ora il settore delle schermature solari, potendo anche usufruire dello strumento delle detrazioni fiscali.
Le abitazioni di moderna concezione sono progettate direttamente con le schermature solari già incorporate, in modo da sollevare il proprietario immobiliare dall’onere di futuri interventi di installazione di sistemi aggiuntivi.
Tali soluzioni, comunque, possono lo stesso essere applicate su fabbricati tuttora sprovvisti di tende e schermature solari o bisognosi di interventi di restyling e adeguamento architettonico.
Esistono oggigiorno numerose tipologie di soluzioni, rese possibili dalle nuove tecnologie di produzione e lavorazione dei materiali e dall’evoluzione del design.
Ecco in sintesi quali sono le principali:
Sono degli elementi fissi costituiti da pale in vetro scurito installate sulla facciata dell’edificio mediante un sistema di montanti e traversi. Come tutti i frangisole fanno parte integrante dell’estetica del fabbricato. Sono adatti soprattutto per uffici e palazzi ad ampie superfici vetrate.
Sono costituiti da traversi in alluminio e montanti inclinati in acciaio. Svolgono una doppia funzione, in quanto oltre a schermare il sole creano ampi ambienti a porticato. Sono utilizzati per gli esterni di strutture pubbliche e in genere per edifici di grandi dimensioni e/o ad elevata frequentazione.
Ne esistono diverse varianti, fra cui quella tecnicamente più interessante è la facciata frangisole inclinata con pale orizzontali fisse su tubi d’acciaio, usata per centri commerciali, stazioni e simili.
Sono degli elementi in alluminio stirato e ossidato, assemblati tipo una rete e montati su tubolari d’acciaio zincato a copertura della singola finestra. Ciascun pannello può essere motorizzato e apribile singolarmente, così la protezione dal sole è molto flessibile. Questa soluzione sta prendendo piede nell’edilizia residenziale.
I materiali compositi, come leghe e polimeri, costano un po’ di più ma hanno maggiore durevolezza e resistenza agli agenti atmosferici per cui richiedono minor manutenzione. Consigliati in ogni caso per i committenti più esigenti!
Per finire, se si preferisce una soluzione più snella ma nello stesso tempo tecnologica, si può optare per le tradizionali tende a rullo dotate di motori e sensori di controllo. Una centralina a comando domotico permette di programmare l’azionamento dei motori secondo l’orario e l’insolazione effettiva, o anche con altri criteri. Questo tipo di schermatura solare può essere applicato teoricamente su ogni categoria di abitazione privata.
Le schermature solari sono applicazioni dirette nell’ambito degli interventi di miglioramento energetico dell’edificio volti alla riduzione dei consumi sostenuti per il raffrescamento dell’immobile. Contestualmente migliorano il comfort abitativo contribuendo a mantenere un clima gradevole durante i mesi più caldi.
Per questo motivo lo Stato ha predisposto, fra le varie detrazioni fiscali, un ecobonus specifico, pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari, con un tetto massimo di 92mila euro per unità immobiliare. L’agevolazione economica copre anche le spese relative alle opere edili connesse all’intervento e le prestazioni professionali come la progettazione energetica, la consulenza e altri servizi affini.
La detrazione si applica alle imposte fiscali e vale sia per le nuove installazioni sia per la sostituzione di schermature solari già esistenti.
Ciascun proprietario immobiliare può accedere al beneficio fiscale documentando i pagamenti con un apposito modulo dedicato e compilando un modulo semplificato sul sito istituzionale ENEA da inviare, anche in via telematica, entro 90 giorni dalla data del fine lavori.
Il bonus scade il 31 dicembre 2018, poi dal 2019 dovrebbe essere prorogato ma con un abbassamento della quota al 36%.
Consigliamo di approfittare quest’anno dell’opportunità a disposizione, magari a corredo di un’opera di riqualificazione energetica integrata e documentata con la certificazione energetica APE (vedi cos’è la Certificazione Energetica APE).
Molti italiani, infatti, hanno finora sfruttato la normativa di agevolazione fiscale, rimanendone ottimamente soddisfatti.
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