La Riqualificazione Energetica, spesso intesa come un obbligo normativo, è in realtà una tipologia di intervento spesso realizzabile in maniera puramente facoltativa ed in piena autonomia di giudizio. Infatti, mentre come sappiamo vi sono i casi di obbligo ad adempiere alle normative per il contenimento energetico (ad esempio per nuove costruzioni, ampliamenti o ristrutturazioni importanti), molti altri sono invece i casi in cui non sussiste l'obbligo.
Ma ciò non deve trarre in inganno: spesso, a causa della disinformazione esternata dagli stessi operatori del settore, in caso di ristrutturazione semplice si viene portati a non effettuare alcuna miglioria o ad adottare alcun tipo di accorgimento al riguardo, lasciandolo intendere come anormale, irrealizzabile o eccessivamente costoso.
La realtà, invece, è tutt'altra: l'effettuazione di lavori di ristrutturazione è al contrario una opportunità straordinaria per rendere la propria abitazione non moderna, ma semplicemente al passo coi tempi, realizzando a volte anche dei piccoli accorgimenti che andranno a far risparmiare nel corso degli anni molto denaro, oltre a renderci partecipi in prima persona alla salvaguardia del pianeta così tanto ricercata ed incentivata dal legislatore.
Quando si effettua una ristrutturazione, infatti, l'unità immobiliare rimarrà poi tale per moltissimi anni, probabilmente decine: qualora si sottovalutasse la questione, si avrà per il tempo a venire una abitazione del tutto arretrata e non adeguata, rimanendo così necessariamente legata all'incognita degli sviluppi dell'andamento dei prezzi degli approvvigionamenti energetici, sempre di più incerti per il futuro. Venendo, pertanto, penalizzati fortemente già negli anni immediatamente successivi all'effettuazione dei lavori.
Cogliendo l'occasione per effettuare nel contempo un intervento globale di miglioramento della prestazione energetica dell'edificio/unità immobiliare, nel contesto dei lavori ciò avrà una differenza di prezzo accettabile rispetto alle tipologie di lavorazioni standard; tale quota extra di investimento sarà quindi una garanzia di risparmio per il futuro oltre che di accesso alle detrazioni fiscali. Che nel caso, ricordiamolo, ammontano al 110% (allo stato attuale), con possibilità di cessione del credito e sconto del 100% in fattura.
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