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Gli italiani e l’efficienza energetica

Gli italiani e l’efficienza energetica

Un sondaggio ci dà importanti indicazioni

03/09/2017 09:36 Certificazione-Energetica.it

È stato recentemente effettuato un sondaggio sul gradimento degli italiani circa il livello di efficienza energetica raggiunto dalla propria casa… E cosa ne è emerso?

Alcune risposte erano obiettivamente prevedibili, altre un po’ meno…

Vediamo allora quali sono le indicazioni più significative cui è arrivata l’indagine statistica organizzata della E.ON, una delle più accreditate e specializzate agenzie operanti nel settore nell’efficientamento energetico.

 

Il 40% dei proprietari immobiliari italiani predilige l’efficientamento energetico di casa

Intanto una buona notizia: su migliaia e migliaia di cittadini italiani interpellati da E.ON, una elevatissima percentuale dichiara di sapere o conoscere piuttosto bene il significato del termine “efficienza energetica”, e addirittura  il 40% del campione ha intenzione – o avrebbe intenzione, disponendo di una adeguata somma da investire – di operare uno o più interventi di riqualificazione energetica per incrementare le prestazioni energetiche del proprio immobile.

Come interpretare tutto ciò?

A nostro parere, si tratta di una risultanza positiva, da cui emerge un buon grado di sensibilizzazione dei nostri connazionali sul tema dell’efficienza energetica in generale.

In effetti, già molti cittadini hanno effettuato o stanno per effettuare importanti lavori di ristrutturazione, sfruttando le detrazioni fiscali previste dall’Ecobonus.

Altrettanti vogliono trasformare, a breve o nel medio periodo, la propria abitazione in un luogo dove vivere confortevolmente con un occhio ai consumi e un altro alla riduzione degli sprechi di energia.

Non siamo affatto sorpresi da questo risultato, se è vero che in Italia si sono già raggiunti ottimi traguardi, come scrivevamo nel nostro articolo sulla Pianificazione Energetica in Italia.

Certo è vero che, se da un lato il 40% degli intervistati ha risposto positivamente, dall’altro c’è ancora un 60% di segno opposto. Cosa dire?

Noi, personalmente, ipotizziamo due diverse chiavi di lettura….

Chiave numero uno: occorre ancora investire in campagne di sensibilizzazione tematiche, agendo soprattutto sugli strumenti di agevolazione ed incentivazione, fin qui rivelatisi delle armi vincenti. È matematico che in futuro ci sarà un riscontro positivo: la ricerca indicherebbe proprio questo!

Andare a coinvolgere il 60% “mancante” significa dapprima informarlo circa l’opportunità di migliorare le proprietà energetiche di casa e poi finanziare quella parte della popolazione che… è indecisa (o anche decisa) se attuare o meno lavori di efficientamento energetico ma non ha ancora il budget sufficiente.

Chiave di lettura numero due: non bisogna trascurare l’ipotesi che nel 60% del campione possa risiedere una certa quantità di inquilini già soddisfatti del lvello di comfort e di prestazioni energetiche raggiunti dalla propria abitazione, in particolar modo se è una nuova costruzione oppure è provvista di domotica ed automazione hi-tech di buona qualità.

 

Il 90% degli italiani si dichiara soddisfatto della domotica immobiliare e dei dispositivi hi-tech in casa

La ricerca E.ON ha poi analizzato come viene percepita dagli italiani la dotazione tecnologica della propria abitazione.

Un tripudio di risposte praticamente unanimi: quasi il 90% del campione ha espresso un alto grado di soddisfazione nell’utilizzo di elettrodomestici e dispositivi hi-techimpianti e domotica di ultima generazione e così via…

Anche queste risposte non ci sorprendono: con modesti o piccoli investimenti è oggi possibile ottenere vantaggi immediati e sensibili e facilitare notevolmente le attività casalinghe quotidiane. Gli attuali tablet e smartphone, poi, sfruttano al massimo le potenzialità di lavatricifrigorifericondizionatoriirrigatoricaldaie e altri elementi di impiantistica che possono essere messi in rete.

Anche la sicurezza dell’abitare e la prevenzione dei rischi domestici si sono giovati parecchio delle innovazioni tecnologiche e gli italiani apprezzano e ringraziano…

E veniamo alle note dolenti… Pessimismo e previsioni poco rosee sono stati espressi dagli interpellati circa la mobilità cittadina e l’impiego di fonti di energia alternative

 

Poca soddisfazione, per ora, sulla mobilità cittadina e sull’impiego di fonti di energia alternative

Solo il 45% degli italiani prevede un sostanziale miglioramento della sostenibilità urbana e appena il 20% “avverte” un ricorso significativo alle fonti rinnovabili di energia.

Il primo dato, tutto sommato, è “quasi” positivo, anche perché coadiuvato da un fattivo riscontro già adesso visibile: le vetture elettriche e il car sharing sono sempre più diffusi a RomaMilano, Bologna, Torino e anche nelle altre cittadine della Penisola.

Il secondo dato, invece, è decisamente negativo. Vige un certo pessimismo riguardo il concreto impiego di energia sostenibile: c'è rammarico, ma forse la responsabilità maggiore, più che ai singoli cittadini, è da ascrivere ad un certo immobilismo delle istituzioni e alla ancora bassa competenza di chi è chiamato a legiferare e pianificare un corretto utilizzo delle risorse pubbliche...

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